Pietro Bernasconi

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Bice del Balzo (1868)

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Biografia breve di Pietro Bernasconi

Pietro Bernasconi (Morbio 1826 - Vacallo 1912) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. È nato a Morbio nel Canton Ticino il 26 febbraio 1826. Fu allievo dell'Accademia di Biera a Milano dove segui i corsi di Benedetto Cacciatori e passò poi a studiare con Vincenzo Vela all'Accademia Albertina di Torino. Terminati gli studi, divenne aiuto e collaboratore del Velae suo seguace; in particolare lavorò col Vela a tradurre in marmo la grande statua di "Spartaco". Opere notevoli del Bernasconi sono il bassorilievo in gesso "Adrasto accompagnato dalle vedove e dai figli dei capitani uccisi sotto Tebe prega Teseo di recuperarne di cadaveri", ora alla Galleria milanese d'arte moderna, con cui egli vinse nel 1852 il premio Canonica; il marmo "Bice del Balzo", con cui l'artista partecipò nel 1868 all'Esposizione di Brera; le sculture "La vedova del bersagliere del 1861, con cui prese parte all'Esposizione internazionale di Parigi", “La figlia di Jefte" del 1865, "Tormento" "Lettura" "Adultera", opera guest'ultima che è un vero e proprio poema alla femminilità per la soavità che traspare dallo stupendo volto della giovane donna e per la profonda mestizia che al tempo stesso lo pervade. L'opera, riprodotta nel volume del Sapori sulla scultura italiana moderna, è ora in una collezione privata a Rancate nel Canton Ticino e per la posa, l'espressione e la forma aderisce pienamente al gusto romantico. Pietro Bernasconi lavorò per il Duomno di Milano eseguendo le statue del Beato Giacomo d'Ulma, fabbricante di vetrate, di San Giuliano, di Sant'Asterio, senatore romano, e di San Pietro tra i ceppi, che ornano le finestre laterali, e di San Celso, del 1877; un modellino in gesso delle statue di San Celso e di San Pietro in ceppi è nel Museo del Duomo. Sono statue che per la posa dei personaggi, l'espressione dei volti, l'abile esecuzione delle vesti dimostrano l'adesione del Bernasconi ai canoni romantici e, al tempo stesso, ad un moderato naturalismo appreso dal Vela. Il Bernasconi, che aveva stabilito la sua dimora a Vacallo nel Canton Ticino, è morto il 31 marzo 1912 in questa bella cittadina.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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